venerdì 17 novembre 2017

Mark Bustos, il parrucchiere dei senza tetto di New York


La storia di Mark Bustos è legata alla solidarietà e al desiderio di fare qualcosa di bello e di buono per gli altri. Accade, infatti, che in una metropoli incredibilmente popolosa e frenetica come New York un ragazzo di origine filippina metta la sua arte a servizio dei senza tetto. Mark Bustos lavora come parrucchiere in uno dei saloni più trendy di Manhattan, ma ogni domenica scende in strada con uno sgabello e i suoi fidati forbici e rasoi, per offrire un taglio di capelli e una rasatura a chi non può certo permettersela oppure ha altro a cui pensare. La sua ragazza lo supporta e chiede ai senzatetto se desiderano qualcosa da mangiare e porta loro un po’ di cibo mentre Mark li acconcia "per le feste".

L’idea è venuta a Mark nel 2012, dopo aver fatto un viaggio nelle Filippine per andare a trovare la sua famiglia e durante il quale ha deciso di prendere in affitto una sedia da barbiere e omaggiare di un taglio di capelli i bambini poveri del suo quartiere. Da qui l’idea di ripetere questo bel gesto anche tra le vie di New York, dove i senza tetto si muovono come presenze invisibili. Un taglio di capelli può donare un pizzico di dignità e aiutare le persone a trascorrere una giornata migliore e dunque, ogni domenica, Mark si sposta per le strade della Grande Mela alla ricerca dei più bisognosi e offre loro un nuovo taglio di capelli o una semplice rasatura.


Mark documenta il suo lavoro con immagini che poi pubblica su Instagram con il tag #BeAwesomeToSomebody. Alla domanda se si ricorda in particolare di qualcuno, Mark risponde che gli è rimasta impressa la storia di Jemar Banks. “Durante il taglio – ricorda Mark in un’intervista – non proferì quasi parola. Alla fine gli porsi uno specchio per vedere il risultato.

L’unica cosa che disse fu: "Conosci qualcuno che potrebbe offrirmi un impiego?". Si tratta della riprova che vedersi puliti allo specchio può stimolare le persone a cambiare vita, anche se non è facile e molti sono gli ostacoli da superare
.

Un caso analogo si era verificato alcuni anni fa, quando il programmatore Patrick McConlogue era rimasto incuriosito da Leo, un clochard diverso dagli altri in quanto sobrio e curato. Patrick aveva deciso di spiegargli come funziona il linguaggio di programmazione e in sole quattro settimane Leo era riuscito a sviluppare un’app sul riscaldamento globale e il cambiamento climatico. Si tratta di gesti che possono cambiare il corso della vita di una persona e che fanno bene al cuore, in quanto raccontano che la vita è meravigliosa e riserva sorprese straordinarie quando meno ce lo aspettiamo.

di Alessia Martalò

12 marzo 2015

FONTE: Myusa.it

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