sabato 25 giugno 2016

Un abbraccio grande come il mondo intero


Fin da bambina Amma stringe a sé il prossimo come segno d’Amore. Ha incontrato finora 34 milioni di persone, anche Papa Francesco

Un abbraccio, per cambiare il mondo. La missione di Amma sembra un’utopia in un epoca come la nostra, intrisa di odio e di violenza. Eppure fin da bambina questa placida e sorridente signora indiana di 62 anni la conduce con fervore, ottenendo risultati straordinari. Sri Mata Amritananda Mayi Devi, per tutti Amma (mamma in hindi), ha ripetuto finora il proprio semplice gesto di Amore circa 34 milioni di volte, accogliendo altrettante persone in una stretta materna. Ma il suo operato non si ferma qui. Embracing the World ("Abbracciando il mondo"), l’associazione da lei fondata in India, ha sedi e progetti benefici in 48 Paesi. Ha curato in ospedale gratuitamente oltre 2 milioni di malati, istituito 100 mila borse di studio per bambini poveri, dato una casa a 125 mila senzatetto, fornito una pensione vitalizia a 100 mila vedove e disabili, piantato 1 milione di alberi per conservare l’ambiente. L’abbraccio di Amma non conosce limiti né confini.



Di recente è venuta a Busto Arsizio, in provincia di Varese, per l’annuale incontro con i seguaci italiani. Nel vasto palazzo di Malpensa Fiere, vestita di bianco e con i lunghi capelli brizzolati raccolti in una treccia, ha ricevuto in tre giorni 30 mila persone, donando a ognuno un abbraccio. La gente era ordinata in fila tramite biglietti gratuiti, consegnati all’ingresso. Infaticabile, Amma ha continuato a dispensare abbracci dal mattino a notte inoltrata a un pubblico di ogni età, condizione sociale, fede religiosa. Lei non respinge nessuno e dopo ogni stretta lancia petali di rosa e dona una caramella. A volte regala anche a chi abbraccia una mela o un braccialetto per la preghiera.


Ha cominciato giovanissima, ancora ragazzina. Nata in un povero villaggio di pescatori del Kerala, nell’India meridionale, ha 6 fratelli ed è stata costretta ad abbandonare la scuola a 9 anni. Invece di giocare con i coetanei, cercava la compagnia di poveri e anziani, donando loro quel poco che riusciva a trovare in casa. Neppure i rimproveri del padre la fermavano. E dopo ogni regalo incoraggiava il beneficato con un abbraccio.
Da piccola non capivo il motivo di tanta sofferenza”, ricorda oggi. “Era una domanda così grande che ho cominciato a meditare e ho capito che la mia missione era donare Amore”. Così è diventata la "Santa degli abbracci", nota in tutto il mondo, che Papa Francesco ha voluto accanto a sé in Vaticano nel dicembre scorso per la firma della Dichiarazione universale dei leader religiosi contro la schiavitù. E nel suo villaggio indiano sorge adesso la sede principale di Embracing the World, dove 3 mila persone abitano e lavorano a progetti sociali. Amma vi risiede soltanto tre o quattro mesi l’anno. Nel resto del tempo viaggia ovunque nel mondo, portando il suo messaggio. Amma vi risiede soltanto tre o quattro mesi l’anno. Nel resto del tempo viaggia ovunque nel mondo, portando il suo messaggio.



L’Amore è dentro di noi, basta cercarlo”, dice. “La gente è triste perché non lo trova. E’ l’intelletto che blocca il flusso: come un paio di forbici, taglia e interrompe tutto. Ma il cuore è come un ago che può ricucire ogni cosa. Abbiamo bisogno di entrambi”.
In lei l’Amore degli altri è talmente vasto che determina la noncuranza di sé. Le sue maratone di abbracci sono estenuanti, ma Amma non sente la fatica, dorme pochissimo, beve e mangia ancora meno. E’ seguita da un medico che deve vigilare sulla sua salute, ma lei non gli dà mai ascolto. “Non ho un ego e non ho paura di morire”, afferma. “Non ho niente da perdere né da vincere. E poi perché conservare questo corpo? Consumiamolo”.

La “Santa degli abbracci” è induista e sa solo l’hindi, ma la sua fede le racchiude tutte e il suo linguaggio è universale. “Ho offerto me stessa al mondo e se diventi un’offerta non ti aspetti nulla, come un fiore quando si apre”, spiega Amma. “Ma non mi posso vantare di niente. L’Amore è un flusso che non puoi fermare. E’ la vera natura delle cose e nessuno può pensare di averla inventata da solo”.


di Igor Ruggeri

FONTE: Gente N. 47
1 dicembre 2015



E' proprio vero che l'Amore ha mille e più modi diversi per potersi esprimere...... ed uno di questi modi può essere costituito anche da uno spontaneo, semplice abbraccio. E proprio sull'"abbraccio", su questo semplice gesto che chiunque può fare, questa straordinaria donna orientale ha fondato tutta la sua missione, tutta la sua vita, tutta la sua Santità.
Personalmente sono Cristiano Cattolico e non ho nessuna remora ad affermare che Gesù Cristo è il Salvatore e Redentore del mondo! Ma non ho neppure nessun problema a dire che l'Amore, quello Vero, quello che si esprime con la piena donazione di sè, non conosce veramente barriere, limiti e confini.... nè di razza, nè di estrazione sociale, di sesso, nè di età, e neppure di religione. Il Vero Amore si può trovare ovunque e questa semplice donna ne è un bellissimo, splendido esempio. E tanto, tanto bene ha fatto e continua a fare questa donna con i suoi amorevoli abbracci, con le sue opere benefiche diffuse in tutto il mondo, al punto che anche Papa Francesco l'ha voluta accanto a sè.

Grazie Amma, per tutto quello che fai! Con i tuoi abbracci ci dimostri che l'Amore si può esprimere anche con i gesti più semplici e abituali e, per usare le tue stesse parole,
l'Amore è un flusso che non puoi fermare. E' la vera natura delle cose
”.
Grazie di tutto!

Marco

domenica 5 giugno 2016

La sposa che ha chiesto di piantare 10 mila alberi come unico dono di nozze


Trasformare un matrimonio in una vera e propria celebrazione della natura: è quello che ha fatto una giovane sposa indiana, chiedendo, come unico dono per le sue nozze, che venissero piantati diecimila piccoli alberi: cinquemila nel cortile della casa dei suoi genitori e altrettanti presso la residenza dei suoi futuri suoceri.

La protagonista di questo storia romanticamente green è la ventiduenne Priyanka Bhadoriya, laureata in scienze naturali e residente in un’area rurale del Madhya Pradesh, nell'India centrale. Secondo una tradizione diffusa in quella particolare regione del Paese asiatico, in occasione delle nozze la famiglia dello sposo è tenuta a fare dei doni speciali alla sposa. Doni che, in genere, consistono in gioielli, abiti o denaro. Inizialmente, quindi, la singolare richiesta di Bhadoriya ha spiazzato il promesso sposo, Ravi Chauhan, e la sua famiglia, che pensavano di acquistare per lei qualcosa di molto più convenzionale. Ma la ragazza è stata irremovibile nella sua scelta.

Il matrimonio è stato celebrato venerdì scorso, 22 aprile, proprio in occasione del Giorno della Terra.

Ho piantato piccoli alberi a partire dall'età di 10 anni – ha raccontato Bhadoriya al quotidiano indiano Hindustan Times – “Quando ho saputo che il mio matrimonio era stato fissato nella stessa data del Giorno della Terra, sono stata felice di ricordare il mio legame emotivo con l’ambiente”.

Sono felice di sapere che è più preoccupata per l'ambiente che per la sua ricchezza personale – è stato invece il commento dello sposo, che, passata la sorpresa iniziale, ha esaudito la richiesta della ragazza.

Bhadoriya aveva espresso la sua volontà qualche giorno prima delle nozze, quando la sua futura cognata si era recata da lei per conoscere le sue preferenze in materia di ornamenti e abiti, in modo che la famiglia dello sposo potesse farle un regalo in linea con i suoi gusti.

I suoceri sono stati sorpresi nel sentire che la sposa desiderava delle piante invece di oro e diamanti” - ha raccontato Brijesh Singh, il fratello maggiore di Bhadoriya - “Inizialmente, hanno pensato che chiedesse solo alcuni alberi, ma lei ha chiarito che voleva 10.000 alberelli al posto dei gioielli”.

La coppia di sposi ha piantato personalmente tre piccoli alberi nel villaggio natale della giovane donna, prima di partire per il paese in cui vive la famiglia del neo-marito: un gesto che, nelle loro intenzioni, è solo il primo di una lunga serie.

Abbiamo piantato due alberelli di mango, in quanto è una pianta naturalmente associata alla devozione” – hanno infatti spiegato – “E pianteremo dei piccoli alberi ogni anno, in occasione dell'anniversario del nostro matrimonio.

Non possiamo che augurare a questa giovane coppia green di poter vivere insieme molti anniversari felici, all'insegna dell'amore coniugale, certo, ma anche dell'amore per la natura.

di Lisa Vagnozzi

28 aprile 2016

FONTE: Greenme.it



Oggi, 5 giugno 2016, è la Giornata Mondiale per l'Ambiente. Per questa ragione, in questo giorno particolare, ho voluto postare una storia che parlasse di Amore per l'ambiente, di Amore verso la nostra cara Madre Terra, che tanto ci dona sotto ogni punto di vista, dall'acqua, al cibo, alla natura, alla bellezza.... tutto, veramente tutto! E allora vogliamo bene a questa nostra cara Terra, dono di Dio per tutti quanti noi, che ci offre generosamente tutto quello che ci occorre per vivere e anche di più! Vogliamole bene e rispettiamola, tuteliamola e amiamola, perchè di questo essa ha bisogno, di un umanità che la ami e che la difenda da ogni tipo di insulto e sopruso che, purtroppo, ahinoi, troppo spesso subisce proprio da parte di noi stessi. Impariamo da questa bellissima storia, che è un grande insegnamento per tutti. E se sapremo fare questo, essa continuerà a nutrirci, a cullarci e a meravigliarci, come amorevole e generosa nutrice che ha immensa cura di ogni suo ospite.

Marco